Le più recenti scoperte della fisica quantistica confermano ciò che l’umanità conosce da millenni: il nostro universo vibra! La materia, per quanto solida e concreta ci appaia, è costituita in realtà da
molecole in continua oscillazione.
Le antiche pratiche terapeutiche avevano sempre come obiettivo la produzione di vibrazioni in grado di risanare gli organi malati, segno che l’uomo antico interpretava la malattia come una variazione vibratoria. La produzione di frequenze elevate, ad esempio attraverso il canto, la ripetizione di parole, le preghiere o anche attraverso rimedi fitoterapici, aveva come obiettivo quello di ripristinare la vibrazione sana.
La fisica moderna è oggi in grado di misurare la frequenza vibratoria che viene espressa in Hertz. Si può così arrivare alla scoperta che un essere umano sano ha una frequenza che varia tra i 62 e il 72 MHz. Al di sotto dei 62 MHz le cellule umane cominciano un processo di degenerazione che inizia da uno squilibrio del pH verso l’acidità. In presenza di malattie si assiste immediatamente ad una diminuzione di frequenza: ecco che con un banale raffreddore la nostra frequenza scende a 58 MHz; se la candida è il nostro problema significa che la frequenza è scesa a 55 MHz mentre se sono in atto malattie degenerative più gravi, come ad esempio il tumore, vuol dire che la frequenza si è abbassata fino a 42 MHz. Batteri buoni e batteri patogeni hanno frequenze vibratorie diverse, quindi quanto più manteniamo alta la nostra vibrazione tanto meno entreremo in risonanza con quei microrganismi a bassa frequenza responsabili di varie malattie.
Come fare allora per mantenere alta la nostra vibrazione così da rimanere il più possibile sani?
Per prima cosa scegliendo alimenti che abbiano una vibrazione elevata. È stato misurato, ad esempio, che dopo aver bevuto una tazzina di caffè la frequenza vibratoria si abbassa di circa 10 MHz in soli tre secondi. Inoltre, se il cibo industriale (fast-food) è praticamente morto, con una frequenza pari a zero Mhz, gli alimenti biologici e biodinamici vibrano a 10 MHz. Più i cibi sono composti da piante fresche più la vibrazione si alzerà raggiungendo anche i 20-25 Mhz.
In natura le sostanze che hanno la più elevata frequenza vibratoria sono in assoluto gli oli essenziali, variando tra i 52 e i 320 Mhz. Il loro utilizzo si rivela, quindi, preziosissimo sia per l’equilibrio fisico che per quello psico-emozionale.
L’uomo, infatti, non è fatto solo di un corpo fisico ma anche di involucri energetici. Non siamo delle macchine per le quali è sufficiente inserire un buon carburante per garantire l’efficienza del motore. Alimentarsi bene è fondamentale ma non è sufficiente se ci si dimentica di nutrire e curare anima e spirito. I pensieri negativi, ad esempio, abbassano immediatamente la frequenza di 10 MHz mentre, al contrario, pensieri positivi la alzano di 10 MHz. Preghiere e meditazione, invece, provocano un aumento di circa 15 MHz. Un altro metodo molto efficace, quindi, per mantenerci in buona salute è assolutamente quello di coltivare pensieri ed emozioni il più possibile costruttivi e luminosi. Quanto più rimaniamo nella rabbia, nel rancore, nella tristezza, nel vittimismo, nella disperazione e nella sofferenza, tanto più la nostra frequenza scende. Al contrario, aprirsi al perdono, alla fiducia e all’amore ci consente di elevare la vibrazione. Poco serve allora ritirarsi 10 minuti a meditare se poi si rientra nel caos della vita quotidiana e ci si fa fagocitare da pensieri circolari, ripetitivi e distruttivi. Proviamo invece a fare della nostra vita una meditazione continua, portando costantemente attenzione a ciò che pensiamo, a ciò che diciamo e a come ci comportiamo. In poche parole cominciamo a diventare osservatori di ciò che emaniamo. Perché, come spiega bene la fisica quantistica attraverso il principio di risonanza, si attira, consapevolmente o meno, esattamente la stessa frequenza vibratoria che viene emessa.
E allora, alza la tua frequenza perché quello che semini … raccogli!