Buona abitudine quella di lavarsi i denti, ma cosa contengono i comuni dentifrici da supermercato? Avete mai riflettuto su come una semplice e banale azione quotidiana possa intossicare l’uomo e inquinare l’ambiente?
Sì perché, purtroppo, i dentifrici normalmente presenti in commercio contengono una quantità di sostanze potenzialmente pericolose. Quasi tutti quelli venduti al supermercato, ad esempio, non si contraddistinguono certo per la naturalità. Troviamo, infatti, molto spesso sostanze come:
. sodium lauryl sulfate: un tensioattivo molto aggressivo
. triclosan: un antibatterico molto potente ma anche molto tossico che può trasformarsi in sottoprodotti cancerogeni (cloroformio, diossina)
. fluoruro di sodio: numerosi studi mostrano la sua estrema pericolosità e lo identificano come agente neurotossico
. Peg e derivati: molecole di origine petrolifera potenzialmente cancerogene
. methylparaben, propylparaben: conservanti potenzialmente cancerogeni
. coloranti sintetici: credete davvero che il dentifricio sia naturalmente bianco splendente?
. aromi artificiali: spesso dietro quel bel gusto fresco non c’è nemmeno l’ombra della menta
. saccharin e altri dolcificanti: ma non avevano detto che gli zuccheri fanno venire la carie? E allora perché li mettono nel dentifricio?
Non parliamo poi dei dentifrici specifici per bambini, così ricchi di coloranti e dolcificanti da fare spavento!
Esistono ovviamente in commercio anche dentifrici certificati Eco-bio, nei quali le sostanze potenzialmente pericolose sono assenti, e che si presentano come delle paste dentifricie del tutto simili a quelle tradizionali. Ormai si trovano veramente tantissime marche che producono paste aromatizzate con estratti vegetali, a volte dal gusto salino e dal colore non necessariamente bianco. Il loro costo è naturalmente superiore rispetto ai prodotti tradizionali ma sicuramente abbordabile.
Chi invece vuole sperimentare a casa delle soluzioni ancora più naturali ci sono molte possibilità. È sufficiente mescolare insieme ingredienti come argille, oli vegetali, glicerina, oli essenziali e bicarbonato per ottenere paste dentifricie più o meno cremose.
Ecco qualche ricettina fai da te:
. Bicarbonato di sodio. È sufficiente una spolverata sullo spazzolino per lavare i denti con efficacia oppure scioglierlo in acqua per avere un ottimo collutorio. Per tutti i dubbi relativi al bicarbonato è bene sottolineare che, essendo un sale molto solubile, appena entra in contatto con la saliva della bocca si scioglie. Pensare che possa rovinare lo smalto dei denti è assurdo.
. 4 cucchiai di glicerina (si trova in farmacia), 2 cucchiai di argilla bianca, 10 gocce di olio essenziale di menta. Mescolare fino ad ottenere una crema.
. 2 cucchiai di argilla bianca, 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio, 5 gocce di olio essenziale di menta o tea tree. Mescolare. In questo caso la consistenza sarà meno cremosa rispetto al precedente.
Partendo da questi ingredienti è possibile realizzare infinite varianti a seconda dei propri gusti, cambiando ad esempio l’olio essenziale o le proporzioni delle polveri per ottenere consistenze diverse. L’unico accorgimento, trattandosi di una formulazione casalinga, è quello di non intingere lo spazzolino direttamente nel prodotto, bensì di prelevarlo con una spatolina, per evitare che i batteri presenti sullo spazzolino si trasferiscano. Utilizzarlo, ovviamente, in tempi abbastanza brevi.
Vi sembra troppo difficile? Non avete voglia o tempo da dedicare? Ecco la soluzione più semplice, veloce e naturale per sostituire il dentifricio: l’olio di cocco. Una piccola quantità di olio di cocco sullo spazzolino si rivela efficace non solo per pulire i denti, ma anche per sbiancarli e per rinforzare le gengive che tendono al sanguinamento. È una scelta ideale anche per bambini molto piccoli che ancora non sono capaci di sputare il residuo di dentifricio e che quindi tendono ad ingerire gran parte del prodotto.
Con questo olio si consiglia, inoltre, di effettuare al risveglio la pratica ayurvedica chiamata oil pulling: tenere in bocca un cucchiaio di olio di cocco per almeno 10 minuti, come se fosse un collutorio. Successivamente sputare. Questa pratica, se eseguita con costanza, aiuta a mantenere i denti bianchi, le gengive forti e l’alito più fresco, allontanando i batteri dalla cavità orale.
Ad ognuno, quindi, il suo dentifricio, purché sia rispettoso dell’uomo e dell’ambiente!