- Ti è mai capitato di avvertire durante la giornata dei cambiamenti nel tuo livello energetico? Fai fatica a carburare al mattino? Hai mai provato la sera a sentire una certa euforia ed irrequietezza? Tendi ad avere degli sbalzi
d’umore in alcuni momenti particolari del giorno? Ti svegli di notte per fare pipì? Oppure ti svegli senza riuscire più a riprendere sonno?
Se qualcuna di queste situazioni ti è familiare allora è arrivato il momento di ascoltare i messaggi che il tuo corpo ti sta mandando! La Medicina Tradizionale Cinese riesce a spiegare queste variazioni energetiche attraverso il ciclo circadiano. Il ciclo circadiano (da “circa” e “dies”, “quasi un giorno”) rappresenta il nostro orologio biologico che segnala i picchi di massima e di minima energetica dei meridiani. I canali energetici che attraversano il corpo, infatti, seguono dei ritmi ben precisi nei quali manifestano in modo diverso le loro funzioni. Conoscere il ciclo circadiano diventa, quindi, un ottimo modo per monitorare eventuali squilibri energetici che potrebbero, nel tempo, ripercuotersi sullo stato di salute fisica.
Cerchiamo di capire meglio come funziona. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’energia associata ad ogni meridiano ha un picco della durata di due ore nell’arco di una giornata. Ciò significa che in quelle due ore il corpo risente sia fisicamente che emotivamente di quella specifica energia. Pertanto il disturbo o il fastidio che avvertirò in quel lasso di tempo potrà essere interpretato come un segnale che il meridiano corrispondente mi sta mandando.
Facciamo un esempio: se ogni notte tendo a svegliarmi tra l’una e le tre, questo può significare che lo squilibrio energetico che il corpo mi sta segnalando sia o a livello del fegato, che vive il suo massimo energetico, oppure a livello dell’intestino tenue, che in quel momento sta attraversando il suo minimo energetico. Ricordiamoci sempre che questi meridiani non sono solo associati all’organo fisico ma anche ad un’emozione. In questo esempio specifico l’emozione legata al fegato è la rabbia mentre quella associata all’intestino tenue è la gioia.
A questo punto non ci sono più scuse: osserviamo il ciclo circadiano e cominciamo ad ascoltarci!